domenica 26 settembre 2010

Un Tuffo nel "Passato" - Capodanno a Budapest 2007-2008

Capodanno a Budapest - Diario di Viaggio
29 Dicembre 2007 - 02 Gennaio 2008

Ed ecco il pullman. Al casello autostradale ci attendeva il nostro mezzo per Budapest. Viaggio in strada e soggiorno in hotel, 3 notti, giusto per godere degli ultimi tramonti dell’anno da una delle più belle città d’Europa. Dopo mezza giornata sul sedile, e un viaggio lunghissimo, arriviamo all’Hotel Ventura, nella periferia di Budapest. Posizionato su un lungo e largo viale con palazzoni vecchio stile sovietico ai lati, perlopiù fatiscenti, intervallati da qualche negozietto più recente. Carino l’hotel.
E anche le stanze non sono male. Inoltre è ben collegato col centro città tramite bus e metro. La prima cosa che si avverte quando si va a Budapest per l’ultimo dell’anno è il freddo! L’aria fredda gelata ci ha accompagnato per tutta la nostra permanenza in città, e in certi casi non è stato simpatico… Come quando, giunti dopo una lunga camminata a Buda (la città vecchia), abbiamo salito le scale che si trovano proprio all’estremità del ponte dei leoni (verso Buda).
La collina era totalmente innevata, e continuava a nevicare! L’erba, gli alberi, le statue, erano pieni di neve, e avevano un fascino del tutto unico, che prontamente abbiamo immortalato.
Un silenzio e una pace dentro un freddo pungente lungo tutto il percorso.
Poi, giunti in cima, abbiamo visitato un museo della guerra ricavato in un vero bunker utilizzato nella seconda guerra mondiale. Suggestivo il posto, e ancor di più la visuale della città dall’alto della collina! Poco più in là, il castello di Buda.
Un vero prodigio dell’architettura. Meraviglioso anche perché ci siamo andati il giorno successivo in serata, e le luci del castello sulla neve davano un effetto vagamente fiabesco.
Quindi, una volta scesi da Buda, un bel giro in centro a Pest (la città nuova), con le bancarelle che già iniziavano ad affollare la Vaci Utca (la via principale) e la piazza alla fine della via, vendendo ogni sorta di oggetto che facesse rumore e luce.
E mentre il freddo continuava ad attanagliare l’intera città, noi con la sciarpa in bocca e la cuffia in testa, ci siamo conquistati la città a suon di passi, gironzolando per le strade ed entrando un po’ qui e un po’ là. Il tempo è proprio volato in quei giorni, forse anche per colpa di un liquore alla ciliegia (buonissimo! “Cherry”) che ha causato il nostro vuoto spazio-temporale...
Infatti, senza accorgercene siamo arrivati alla notte delle notti del 2007. Tante feste in diverse piazze e lungo le strade, l’offerta proprio non manca! Ma avevamo sentito in particolare di una festa di fianco alla stazione centrale. Quindi, armati di trombazze e alcol, si va alla festa, che altro non è che un rave organizzato bene (con palco, luci, ecc.) su un lato della stazione principale di Budapest.
Il problema è che se ti viene fame, non puoi andare da nessuna parte perché e tutto chiuso, compresi i Mc’s! Fortunatamente un kebabbaro era aperto (l’unica vetrina illuminata in tutta la città dopo la mezzanotte), e l’assalto della ciurma ungherese affamata non si è fatto attendere, e noi con loro. Stanchi, ubriachi, deliranti, ma con la pancia piena, eravamo di ritorno. Il giorno successivo appena svegli, quindi per cena, abbiamo optato per un menù ungherese in un ristorante che conoscevo già da un viaggio fatto a Budapest in precedenza.
E’ nei dintorni del teatro, e porta il nome del proprietario ungherese. Davvero un bel posto e soprattutto cucina buonissima (Vi consiglio assolutamente il pollo con le pesche, da leccarsi i baffi!) ed economica. Infatti praticamente tutto a Budapest è accessibile in materia di prezzi.
Sconsiglio assolutamente il ristorante “la Porta di Taormina” sulla Vaci utca, proprio all’inizio. Provato, e oltre ad aspettare un’ora e mezza seduti al tavolo sperando invano che i piatti che il cameriere aveva in mano fossero i nostri, una volta che è toccato a noi, i tentativi culinari degli italo-ungheresi erano molto lontani da ciò che ci aspettavamo (e avevamo ordinato solo 2 pizze…).
Sconsiglio pure il vin brulé in piazza, che te lo tirano dietro. Ha un sapore osceno. Ciò che consiglio inoltre è un bel lounge-bar, nella prima laterale della via opposta alla Vaci Utca, se si cerca un ambiente raffinato, con zona bar e zona disco, e una torta al cioccolato da volare via!
Budapest è una città che va assolutamente visitata almeno una volta nella vita, qualsiasi sia il periodo. La bellezza della città (sia Buda che Pest), le tante attrazioni, la vista della città dall’alto di Buda, sono tutte cose che una volta viste, rimangono dentro a lungo, come i più bei sogni.  

Il Nostro Messico - Agosto 2010

IL NOSTRO MESSICO!

Per l'organizzazione di questo viaggio ci siamo affidati completamente alle guida Lonely Planet, al forum di MegustaCancun e ForumViaggiatori. Grazie di cuore

Finalmente il tanto atteso viaggio in Messico è arrivato. Sia io che Cristian siamo davvero felicissimi di partire per questa grande avventura. Abbiamo prenotato in Marzo per poter sfruttare il prenota prima e per lo sconto dei minori di 30 anni. Abbiamo prenotato in un villaggio All Inclusive ma poi ci siamo studiati un itinerario FAI DA TE per poter vedere più cose possibili.
Abbiamo prenotato con Margò Viaggi (Eden Viaggi) dal 27 Luglio al 10 Agosto al Reef Playacar, in All Inclusive, con volo diretto da Milano Malpensa (a Cancun) a 1666 EU a testa (comprensivo di assicurazioni) + 110 EU a testa di adeguamento carburante.
Grazie a tutti i gentilissimi utenti che ci hanno aiutato siamo riusciti a buttare giù un itinerario ad hoc per poter fare più cose possibili nonostante l’all inclusive. Ma ora partiamo con il diario e con tutte le dritte di cui disponiamo.

MARTEDI’ 27 LUGLIO
Arriviamo a Malpensa prestissimo, alle 10.30 per partenza prevista alle ore 15.20. Purtroppo brutta notizia, il volo ha un ritardo di 3 ore (non ho ancora ben capito perché, mi sa a causa del maltempo a Cancun), per cui partiamo, alla fine della suonata, partiamo alle 17.30. Pazienza ci diciamo, siamo in vacanza, cerchiamo di non rovinarci il tutto proprio ora.
Il volo Livingstone è stato tranquillo senza turbolenze, l’aereo è abbastanza nuovo, è composto da 2 posti a lato finestrino sinistro + 4 posti centrali + 2 lato finestrino destro. Considerate che le tv scendono solo nella fila centrale ogni 3-4 posti, mentre nelle file laterali scende solo all’inizio per cui se siete un po’ in fondo ciccia, non vedete un cavolo. Il mangiare è limitatissimo e davvero povero, all’andata solo una piccola cena e uno spuntino. Se potete portarvi qualcosa da mangiare per gli attacchi di fame è meglio.
All’arrivo ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo verso l’esterno dove ci sono i soliti messicani che vogliono portarti la valigia e che puntualmente vogliono la mancia. Non monete eh, solo carta. Noi non avevamo ancora scambiato per cui abbiamo dovuto dargli 4 EU di moneta e il tipo era palesemente scocciato ma tant’è. Ultime disposizioni dalla tipa di Eden e finalmente arriviamo in hotel. Domani mattina sveglia per il breefing poi giornata a disposizione per conoscere un po’ l’hotel e i dintorni.


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MERCOLEDI’ 28 LUGLIO
Sveglia prestissimo, colpa del fuso orario. Abbiamo il breefing con Eden Viaggi alle 9, all’Allegro perché del Reef siamo solo noi due per cui hanno unito il tutto per (loro) comodità. Al breefing ci illustrano le varie escursioni che possiamo comprare con loro e delle tante elencate ne scegliamo solo 2, giusto perché gli altri giorni abbiamo il fai da te e abbiamo più o meno pianificato il tutto. Prenotiamo RIO LAGARTOS + EK BALAM per il 29 luglio (il giorno dopo) a 105 USD e ISLA CONTOY + ISLA MUJERES per Venerdì 6 Agosto a 95 USD. Per Isla Contoy ho un piccolo appunto da fare. Avevamo prenotato (solo prenotato) un’escursione per quest’isola dall’Italia, trovando una piccola agenzia che lo vendeva direttamente da Cancun. Con loro avremmo speso 115 USD esclusa isla Mujeres per questo abbiamo deciso di prenotare con la Eden, per il risparmio di 20 USD e comunque per la guida in italiano.
Al breefing conosciamo un ragazzo di Monza che viaggia da solo per cui decidiamo di invitarlo a passare dei giorni con noi visto che avevamo deciso di affittare l’auto e fare i nostri giri in totale libertà. Omar accetta per cui ci troviamo già in serata per un giretto a Playa del Carmen, anche per vedere dove si trova la Hertz nella quale ho prenotato l’auto dall’Italia.
Playa del Carmen è davvero una bellissima cittadina, piena di negozietti, bar e ristoranti carinissimi e tantissima ma proprio tantissima gente. Scambiamo i soldi ad un cambio conveniente e ci fermiamo in un baretto delizioso dove un sosia canta e suona le canzoni di Bob Marley. Prendiamo 3 Sex on the Beach, che costano 65 Pesos cad.

GIOVEDI’ 29 LUGLIO – RIO LAGARTOS ED EK BALAM
Oggi sveglia prestissimo, alle 7.30 parte il tuor per Rio Lagartos ed Ek Balam, dove viene anche il nostro amico Omar. Enzo è la nostra guida, è un italiano che abita a Playa del Carmen da 12 anni e durante il viaggio ci spiega un po’ tutto quello che succede qui e com’è la vita in Messico. Rio Lagartos è molto distante da Playa del Carmen per cui il viaggio dura un bel po’. Prima dell’arrivo vi faranno fermare in un grande negozio dove potete comprare dei souvenir. Io non ho comprato niente, i prezzi erano alti, potete però approfittarne per comprare delle bibite fresche o per andare in bagno.
Appena arriviamo prendiamo subito la barca da 6 persone e ci inoltriamo nella laguna. La zona protetta è di circa 200 KM e il nostro percorso in barca quasi di 25 KM! L’acqua è piattissima e la nostra barchetta sembra quasi volare! Arriviamo al primo stop dove possiamo ammirare i magnifici fenicotteri arancioni. Sono splendidi e davvero maestosi, quando ci avviciamo troppo spiccano il volo e vederli è magnifico! Il tempo per qualche foto poi via fino alle saline!
Nelle saline l’acqua è 50 volte più salata dell’acqua del mare, ci immergiamo è stare a galla è davvero naturale con tutto questo sale! Che sensazione magnifica! Quando usciamo dal bagno di sale ci ricopriamo di argilla che ha ottime proprietà compresa quella di attenuare i rossori dovuti alle insolazioni. Così ricoperti di argilla dalla testa ai piedi riprendiamo la barchetta e continuiamo il nostro giro in laguna.

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Purtroppo non siamo riusciti a vedere i coccodrilli ma Enzo ci ha spiegato che in questi periodi caldissimi stanno di più sul fondo dell’acqua e vengono fuori sono nei periodi meno umidi e caldi.
Passiamo in mezzo a tantissime Mangrovie, di cui vediamo anche il seme, passiamo in messo ad un’acqua dorata e ancora ad un’acqua rossa. Abbiamo visto un granchio preistorico, che non fa assolutamente nulla. Impressionante, mai vista una cosa del genere!

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Come ultima tappa fermiamo nel Golfo del Messico, dove le minacce della marea nera sono distanti 6000 km: acqua cristallina da far girare la testa e che arriva alle caviglie, pellicani che fanno la pennichella in una piccola spiaggettina in mezzo al mare e tanta natura intorno a noi. Ci sembra davvero di sognare.

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Compreso nel prezzo del tour c’è anche il pranzettino al paesino di Rio Lagartos, tutto a base di pesce. Qui ho provato il famosissimo HABA NERO, non l’avessi mai fatto. E’ una loro salsa molto piccante, ma davvero molto. Mi sembrava che mi andasse a fuoco la bocca, povera me!
Finito il pranzo riprendiamo il pullman e ci dirigiamo verso EK BALAM (EK=nero BALAM=giaguaro), un gioiello archeologico nascosto nella selva. Davvero bellissimo, mi ha rapito il cuore. Oltre le mura, all’arco, al palazzo ovale, al campo del gioco della pelota, arriviamo alla piramide, ricca di bassorilievi davvero unici e bellissimi. Su questa piramide si può salire fino in cima e non manchiamo assolutamente a questa meravigliosa esperienza! La vista dalla cima è da togliere il fiato! Si suda molto e c’è da stare attenti soprattutto nella discesa, ma ne vale assolutamente la pena. Visita poi all’acropoli poi via ancora in pullman per raggiungere un piccolo villagio maya di cui purtroppo non ricordo il nome (ma dovrebbe essere prevista per tutti i tuor di questo tipo).
Arrivati al villaggio sono tanti i bambini che ti vengono incontro, noi non lo sapevamo ma un’altra coppia aveva portato dei cereali kellog’s e sti bambini erano davvero felicissimi.
Un po’ più triste la scena che ci si è parata davanti appena entrati nella zona del mercatino: almeno una 50ina di bambini tutti in fila, seduti sul muretto che ci aspettavano. Triste perché sembrava una scena proprio costruita per accalappiare i turisti. Abbiamo visitato una tipica casetta Maya, con nient’altro che un’amaca, una zona per il fuoco e padelle vecchie e arrugginite. La nostra guida ci aveva detto di non dare soldi ai bambini, ma piuttosto di comprare al loro mercatino. Se si danno soldi ai bambini poi loro li danno ai genitori che li usano in Alcool, invece comprando le loro cose fatte a mano li invogli a produrre di più.
Se andate in questo tour ricordate i Kellog’s per i bimbi ma anche tante biro. Per loro sono davvero un bellissimo regalo, per cui non una o due, almeno una 30ina di biro da distribuire ai bimbi.
Ho fatto due acquistino nel loro mercatino. Ho comprato una tartarughina davvero carina a 15 Pesos e una collanina con una tartaruga e delle pietrine colorate a 10 Pesos. Poi un’energade sempre da uno di loro per 20 Pesos.
Torniamo sul pullman e inizia il nostro viaggio di ritorno. Ritorniamo tardi, intorno alle 20.30, per cui cena e poi subito a letto, siamo davvero esausti!

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VENERDI’ 30 LUGLIO – COBA’
Anche stamattina sveglia presto. Io, Cristian e Omar partiamo subito per Playa del Carmen per l’affitto dell’auto alla Hertz (si trova proprio sulla Quinta Avenida, Calle 10, proprio sull’incrocio). Avevo già prenotato quest’auto tramite il loro sito dall’Italia, per cui abstava solo pagare e comprare l’assicurazione che più faceva al caso nostro.
Visto che ci hanno avvisato che in Messico l’assicurazione non è obbligatoria e che non è raro fare incidenti con persone che poi scappano, abbiamo deciso di fare l’assiurazione più completa, la LDW, che in pratica copre i danni, il furto e anche gli incidenti che loro chiamano “Collision”. Il prezzo di questa assicurazione è abbastanza alto (quasi 40 USD al giorno) e anche la trattenuta sulla carta di credito è alta (circa 400 USD) ma conviene essere sicuri almeno in questo senso. Per di più quello che ti trattengono ti viene subito sbloccato al momento della restituzione dell’auto.
In sintesi per 3 giorni con la Dodge Atos, con aria condizionata (indispensabile) con assicurazione, abbiamo speso 60 EU a testa (180 EU totali). Quando vi consegnano l’auto controllerete con loro tutti i segni che già ci sono, così quando la riportate potranno comparare e vedere che effettivamente voi non l’avete danneggiata per niente.
Dopo tutte le formalità legate al noleggio partiamo per Cobà!
Guidare in Messico è davvero facilissimo, praticamente esiste una sola strada che porta o a Cancun o a Tulum. Arrivati a Tulum poi si prende la direzione desiderata, nel nostro caso Cobà. Gli unici consigli che mi sento di dare è di rispettare i limiti, di rallentare e quasi di fermarsi ai famosi “Topes” (rallentamenti in mezzo alla strada, ben segnalati, che possono costarvi danni alla macchina se presi in velocità) e di non farvi prendere dal sonno per le strade completamente dritte!
Playa del Carmen dista 60 KM da Tulum e Cobà dista circa 45 KM da Tulum. E ripeto, le strade sono ben segnalate e anche ben tenute, non avrete particolari problemi a percorrerle.
Arrivati a Cobà parcheggiamo (costo parcheggio 40 Pesos) e, dopo una sosta in bagno (è bene lasciare una piccola mancia), paghiamo l’entrata (51 pesos).
Appena entrati trovete chi vorrà noleggiarvi una bicicletta o un carrettos, ma noi proseguiamo a piedi. Caldo infernale, umidità micidiale e zanzare voraci ci aspettano lungo il percorso. In pratica arriviamo al primo stop di circa un km dove ci facciamo convincere da un messicano con un carrettos a portarci in giro visto che per andare alla piramide ci vogliono ancora 4 km (più il ritorno ovviamente). Accettiamo di buon grado e così in 3 su sta bici con il carretto per la modica cifra di 130 pesos, in totale.
Il buon messicano ci porta per tutti i vari punti d’interesse, spiegandoci anche qualcosa quando riusciva e fermandosi per farci fare le foto. Così dopo l’osservatorio, i giardini del gioco della pelota, arriviamo finalmente alla maestosa piramide di Nohoch Mul. Anche qui si può salire fino in cima così decidiamo di andare anche per far riposare un po’ il nostro amico che ci scarrozzava in giro.
La salita è molto più faticosa che ad Ek Balam, i scalini più sconnessi e ripidi e c’è da stare molto attenti. Qualcuno poi lascia cadere giù una bottiglia d’acqua, una mossa molto intelligente e astuta.
La vista dalla cima è davvero eccezionale, foto di rito e via verso la discesa. Alla fermata delle bici (praticamente a fianco dell’entrata) paghiamo e ringraziamo il nostro amico messicano. All’uscita compriamo un gelato nel negozietto, 20 pesos.
Riprendiamo la macchina, facciamo il giro della laguna e via sulla strada del ritorno. Per pranzo ci fermiamo nel piccolo paesino di Francisco Uh May, in un “ristorantino” sulla strada (direzione Tulum), vicino alla macelleria, sulla destra.
Abbiamo mangiato pollo, riso, un’insalata tipo crauto, tortillas e 3 coche, per un totale di 80 Pesos, davvero pochissimo!
Rientriamo poi in hotel stanchi ma soddisfatissimi della nostra meravigliosa giornata.

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SABATO 31 LUGLIO – CHICHEN ITZA
La strada per Chichen Itza è lunga, e Cristian l’ha chiamata “La strada del sonno” proprio perché è tutta dritta! Per arrivare passiamo per il delizioso paesello di Valladolid, pieno di rumori, sapori e negozietti che devi attraversare per forza per arrivare al sito archeologico.
Il parcheggio a Chiche Itza costa 22 Pesos, mentre l’entrata è tra le più care e costa 117 Pesos.
Il sito di Chichen Itza a mio parere è davvero bellissimo, ma rovinato dalle migliaia di bancarelle che vi fanno pianta stabile: persone che urlano e sbraitano per vendervi souvenir, insomma un vero schifo.
Il Castillo è meraviglioso, è un peccato non potervi salire, ma è stupendo e suggestivo anche visto dal basso. Li intorno girano bambini che vogliono vendervi dei deliziosi fazzolettini ricamati a mano e non ho potuto non lasciarmi conquistare da una deliziosa bambina che chiedeva, timidamente, 10 Pesos per vendertene uno. Gliene ho dati 20, prendendone solo uno, mi faceva troppa tenerezza.
Abbiamo fatto un giro per tutto il sito, passando per la sala delle mille colonne, al tempio dei guerrieri, al campo del gioco della pelota (uno dei più grandi, è immenso!), al complesso des las Monjas fino ad arrivare al noto osservatorio astronomico dove pare che i Maya abbiano predetto la famosa fine del mondo per il 21 Dicembre 2012 (davvero suggestivo!).
Decidiamo di rientrare, la strada è lunga e non vogliamo viaggiare al buio.
Una raccomandazione all’interno del sito, se volete comprare qualcosa CONTRATTATE fino alla sfinimento. Partono con dei prezzi assurdi, ma se contrattate vedrete che riuscirete ad arrivare ad un prezzo più che onesto.
Io ho comprato una scacchiera bellissima (piccola) a mio papù con il calendario Maya, un braccialetto a mia mamma sempre con il calendario e idem Cristian un braccialetto simile al mio, il tutto per 300 Pesos.
Poi Cristian ha comprato una statuina in legno, prezzo di partenza 200 Pesos, prezzo a cui l’ha portata a casa 50 Pesos. Infine un paio di orecchini sempre con il calendario Maya, prezzo di partenza 200 Pesos, prezzo finale 50 Pesos.

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Anche qui, sulla strada del ritorno prima di Valladolid, fermiamo a mangiare da una piccola famiglia messicana, prendendo pollo, maiale, tortillas a volontà, salse, riso e sempre quella loro insalata, coca cola, il tutto per 250 Pesos.
Al ritorno, usciti da Valladolid, purtroppo abbiamo avuto uno spiacevole incontro con la polizia messicana. Il tipo mi ha fermato con la scusa che non avevo fatto uno stop (e mi sembra molto strano ma li sul momento non potevo dirgli “che cazzo dici, messicano di m….”). Il tipo si è tenuto subito la mia patente, dicendoci che avremmo dovuto pagare una multa di 120 USD e che saremmo dovuti andare il giorno dopo a Merida a ritarare la patente. Impoponibile. Abbiamo cominciato a dirgli che l’indomani saremmo dovuto partire, che non potevamo e lui in pratica ha preteso una mazzetta raccogliendo, a suo detto, tutti i soldi che avevamo. Alla fine abbiamo tirato su 370 pesos (l’equivalente di circa 22 euro) e li abbiamo dati al gentilissimo poliziotto che alla fine faceva pure la bella faccia, come se ci avesse fatto un favore. Arrabbiati e delusi torniamo verso l’hotel. Ma decidiamo, per l’ennesima volta, di non lasciarci rovinare la vacanza da uno stupido messicano corrotto.
Alla sera giretto a Playa con cocktail sulla 12° avenida. Le donne, non so se solo il sabato o la domenica, nella maggioranza dei locali non pagano da bere, per cui un bel risparmio! Se potete fate anche un giretto sulla spiaggia, ci sono dei bei spettacolini con il fuoco oppure dei piccoli concerti, davvero carini!

DOMENICA 01 AGOSTO – TULUM E GRAN CENOTE
Di buona mattina finalmente partiamo per la destinazione più desiderata: Tulum Ruinas! Il parcheggio costa 40 Pesos mentre l’entrata al sito costa 51 Pesos. Entriamo e dopo una bella camminata finalmente arriviamo alla biglietteria. Vi troverete in un punto dove dovete girare o a destra (per andare verso gli hotel e le varie spiagge tra cui Playa Paraiso) o a sinistra appunto per la biglietteria. Quando uscirete dal sito, vi troverete in un qualche punto, non custodito, verso gli hotel, per cui poi per uscire del tutto dovrete tornare indietro di diciamo 100 mt per ritrovarvi poi al punto della biglietteria. Quando siamo passati noi quell’uscita non era per niente sorvegliata, per cui secondo me se entrate direttamente da li (e ci uscite) non c’è nessuno che vi guarda il biglietto… Noi non lo sapevamo per cui, da bravi turisti quali siamo, abbiamo pagato e siamo entrati (ma ora voi lo sapete….. ).
Appena dentro mi sembrava di essere in paradiso. Pieno di palme, di verde e di queste magnifiche rovine. La particolarità di Tulum è che il Castillio è a picco sul mare, davvero suggestivo.
Inutile dirvi che abbiamo fatto tantissime foto a dei colori davvero bellissimi. Il mare è stupendo, la vista è ottima, il tutto è davvero particolare e ti rimane nel cuore. Il bello è che potete anche scendere per la scalinata e fare un bellissimo bagno in quest’acqua speciale e paradisiaca. Ovviamente noi non ci facciamo perdere quest’occasione e stiamo un po’ in mare per un bel bagno rilassante.
Ci fermiamo poi al barettino all’entrata a mangiare i panini preparati in hotel (durante la colazione) e compriamo qualcosa di fresco da bere (la coca cola va per la maggiore). Al tavolo eravamo seduti vicino ad un’arzilla vecchietta visibilmente ubriaca che ci diceva di essere stata in Italia. Ci siamo divertiti come i matti, la tipa continuava a ridere, davvero una bella esperienza!

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Dopo Tulum abbiamo deciso di andare al Gran Cenote; per arrivarci bisogna prendere la strada che va Cobà, da Tulum sono circa 10 minuti di auto non di più. Parcheggio gratuito, l’entrata costa 100 Pesos.
Se non avete l’attrezzatura da snorkeling la potete noleggiarla. Noi ce l’avevamo per cui non vi so dire il costo del noleggio. Il Cenote è carino ma l’acqua non è azzurra come quella del Dos Ojos, ma comunque bello e l’acqua è freschissima. C’è molto verde tutt’intorno e ci sono anche delle piccole tartarughe che saltano fuori solo quando vedono un po’ di cibo.
Bello e tranquillo lo snorkeling tra piccoli pesci e un bel mondo sottomarino. C’erano anche in tantissimi che facevano il tour con le immersioni, sicuramente deve essere molto bello il giro in mezzo a quelle grotte, ma noi purtroppo non abbiamo esperienza per cui nulla da fare.
Intorno al Gran Cenote c’è anche un piccolo parco con degli animali quindi è carino anche farci un giretto, giusto qualche minuto.
Alla sera riportiamo la macchina alla Hertz, tutto ok, anche il check out tutto ok. Dovevamo riportarla in una zona sulla carretera, lontano dalla 5° avenida, così loro sono stati così gentili da riaccompagnarci proprio in centro con la loro auto. Gli abbiamo lasciato 20 pesos di mancia per la disponibilità!
Giro in centro, e poi via verso in Hotel per un tranquillo e meritato riposo!

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LUNEDI’ 02 AGOSTO – GIORNATA IN HOTEL E PLAZA PLAYACAR
Oggi giornata relax. Decidiamo di rimanere a rilassarci tra la piscina e la spiaggia dell’hotel, un po’ di dolce far niente ogni tanto ci vuole. Rimaniamo d’accordo con Omar di trovarci nel tardo pomeriggio per un giro al Plaza Playacar, un complesso davanti al Viva Maya, con tanti negozietti e con lo Starbucks. Giretto e pausa caffettone freddo (per me un thè freddo) da Starbucks.
In serata ultimo giro per Omar a Playa del Carmen, domani deve ripartire! Per cui ultimi souvenir per lui, ultima birretta insieme e via con i saluti, con la speranza e la promessa di rivederci presto. Omar è stato un ottimo compagno di viaggio, un buon amico e una buona spalla. Siamo davvero contenti di averti conosciuto Omar!

MARTEDI’ 03 AGOSTO – PLAYA PARAISO, CABANAS HEMINGWAY E TULUM PUEBLO
Arriva finalmente il tanto atteso giorno in cui dovremmo incontrarci con Alessandro! La mattina ce la prendiamo comoda, pranziamo in hotel poi decidiamo di usare i tanto famosi (e utilissimi) Collectivos. Prendiamo il taxi fino alla Carretera Federal (si è poi rivelato più comodo farsi portare direttamente alla fermata, parada, dei Collectivos, a Playa del Carmen per la stessa cifra) per 50 pesos e poi attendiamo il Collectivo fino a Tulum Ruinas per 35 pesos ciascuno, poi a piedi arriviamo fino a Playa Paraiso dove conosciamo Alessandro: che dire una persona dolcissima e gentilissima che ci ha sopportato sia per la preparazione che durante questo viaggio. Gli siamo davvero grati di tutto!
Abbiamo bevuto qualcosa in compagnia al bar sulla spiaggia: 2 pina colada e 2 birre 195 Pesos. Dopo gli chiediamo delle famosissime Cabanas Hemingway che tanto abbiamo sentito nominare sul forum e decide di accompagnarci in taxi (50 pesos) giusto per un giretto.
Inutile dire che sono davvero splendide e il luogo è davvero suggestivo! Purtroppo non c’era la titolare (Paola) ma abbiamo fatto conoscenza con le due persone che lavorano li, davvero splendide.
Da li prendiamo un altro taxi (50 pesos) e facciamo un giretto a Tulum Pueblo che ancora non avevamo visto. Davvero carino e suggestivo, con tanti negozietti e ristorantini. Davvero bello!
Parliamo molto con Alessandro che ci spiega anche un po’ la storia del luogo, per cui tutto ha un certo fascino! Arriva il momento di salutarci, con la promessa di rivederci l’indomani. Prendiamo il Collectivo proprio alla fermata a Tulum, 35 pesos ciascuno fino a Playacar e poi taxi fino all’hotel per altri 50 pesos in tutto.

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MERCOLEDI’ 04 AGOSTO – AKUMAL, LAGUNA YAL KU, CENOTE DOS OJOS
Questa mattina decidiamo di prendere il Collectivo alla stazione a Playa del Carmen e si è rivelata la scelta migliore visto che da li parte vuoto e non dovete aspettare sulla Carretera che ne passi uno con dei posti liberi. 30 Pesos ciascuno per arrivare ad Akumal, da li raggiungiamo Alessandro che ci stava aspettando. Arriviamo in spiaggia, bellissima da sogno e via subito per lo snorkeling!
Meraviglia delle meraviglie, barriera corallina a 20 mt dalla spiaggia! Cominciamo ad andare avanti fiduciosi e tra tantissimi pesci vediamo queste splendide ed enormi tartarughe marine! Mamma mia che emozione! Eravamo felicissimi e le guardavamo rapiti mangiare, nuotare e tornare a galla per prendere ossigeno. Davvero un’esperienza indimenticabile! Bellissime!

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Dopo questo ottimo snorkeling e le foto di rito decidiamo di prendere un taxi per la Laguna Yal Ku, che dista qualche km da Akumal. Subito all’uscita della spiaggia ci saranno dei taxi che vi chiedono 100 pesos, proseguite più avanti e vedrete che ne troverete uno piò onesto che ve ne chiede 60 (in tutto ovviamente non a testa). Noi abbiamo chiesto di portarci alla Laguna e poi se poteva aspettare un paio d’ore per poi andare al Cenote Dos Ojos e lui ha accettato di buon grado. Il tutto, sosta compresa, 250 pesos non male.
L’entrata a Yal Ku costa 110 pesos. Snorkeling bellissimo, paesaggio eccezionale e tantissimi pesci! Abbiamo anche dato qualche pezzo di pane ai pesci che venivano a fiotti per mangiare, che spettacolo!

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Dopo un paio d’ore alla Laguna ci dirigiamo con il nostro taxi al Cenote Dos Ojos. Paghiamo l’entrata (100 pesos) poi il taxi ci porta fino al Cenote, che dista circa 3 km dalla biglietteria.
Bellissimo spettacolo, entrambi i Cenote con acqua azzurrissima e freddissima, davvero bellissimi. Peccato per la presenza di mille sub che un po’ disturbavano ma è stato comunque uno spettacolo. Bello davvero e molto rinfrescante.
Visto che il ritorno che lo dovevamo fare a piedi, ci siamo fermati in un piccolo barettino proprio fuori dal Cenote a consumare i nostri panini (sempre preparati in Hotel) e abbiamo comprato bibite fresche: 2 birre e 1 coca cola a 60 pesos in tutto.
Armati di tanta santa pazienza arriviamo alla biglietteria e troviamo un collectivo che ci aspetta dall’altro lato della strada. Voliamo letteralmente e paghiamo i soliti 30 pesos fino a Playacar e i soliti 50 pesos in taxi per l’arrivo in hotel.
Serata tranquilla in hotel.

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GIOVEDI’ 05 AGOSTO – GIORNATA IN HOTEL
VENERDI’ 06 AGOSTO – ISLA CONTOY E ISLA MUJERES

Alle 7.30 parte il pullman per Cancun, dove dovremmo prendere la barca per Isla Contoy. Con noi vengono anche Ettore e Veronica, due romani del nostro hotel conosciuti questa settimana. Purtroppo il figlio Edoardo e la fidanzata Chiara se ne sono andati prima e non abbiamo potuto conoscerli meglio, un vero peccato!
Sul pullman conosciamo altre due persone, Andrea e Marta, che ci terranno compagnia sia per questa gita sia per i giorni a venire. Davvero ottime persone.
Arrivati a Cancun, il tempo di un caffè e di una sosta al bagno e via sulla barca che ci porterà a Isla Contoy. Il tempo è meraviglioso e il caldo, con questa brezza marina, è sopportabile.
Prima di Isla Contoy fermiamo nel bel mezzo del mare per dell’ottimo snorkeling sul reef: un’esperienza davvero indimenticabile. La nostra guida, Stefy, ci guida in questo labirinto di pesci e di flora marina. Vediamo tantissimi pesci di varie dimensioni e siamo sempre più emozionati man mano che vediamo un’esemplare nuovo. Dopo circa un’ora riprendiamo la parte e via diretti per Isla Contoy.
Che dire, il paesaggio che ci troviamo davanti è davvero meraviglioso, oltre ogni immaginazione. Una volta arrivati facciamo un giro sul Mirador per una vita eccezionale dell’intera isola e poi Stefy ci guida nel museo locale, alla laguna e alle dune spiegandoci i vari paesaggi che andremo a trovare e gli animali che abitano quest’isola meravigliosa.
Finalmente arriva il tanto atteso tempo libero sull’isola, per un bagno rilassante in queste acque meravigliose. L’isola ha anche un simpaticissimo ospite, una bellissima manta che si fa accarezzare e coccolare dai turisti, davvero dolcissima e meravigliosa.
Giochiamo un po’ con lei, poi dopo le foto di rito pranziamo tutti insieme con il famoso “pescado del dia”, riso, pollo, salsa guaca mole e nachos. Davvero un ottimo pranzo!
Subito dopo aver mangiato purtroppo dobbiamo ripartire alla volta di Isla Mujeres, nella quale fermeremo un’oretta, il tempo per un giretto o per un po’ di shopping.
Io, Cristian, Ettore, Veronica, Andrea e Marta decidiamo di girare tra le viuzze suggestive del posto, cercando magari qualcosa di caratteristico da portare a casa. Troviamo una carinissima gelateria Italiana (45 pesos un gelato 2 gusti), e scopriamo che il proprietario con la moglie scrivono proprio su Megustacancun, è proprio piccolo il mondo!
Purtroppo è tempo di rientrare per cui torniamo alla barca e dopo una ventina di minuti arriviamo a Cancun.
Ritorniamo in albergo sul tardi, intorno alle 20, per cui il tempo di una doccia, la cena e subito a letto, stanchi ma soddisfatti della giornata appena passata.

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SABATO 07 AGOSTO – GIORNATA IN HOTEL E COCO BONGO
Oggi decidiamo di prenderci una giornata di relax all’interno del nostro resort e mai scelta fu più azzeccata. La giornata è caratterizzata da grossi nuvoloni e pioggia, la prima giornata brutta in tutta la vacanza! Decidiamo di godercela il più possibile, sdraiati in spiaggia a leggere un buon libro insieme a Ettore e Veronica, sempre di ottima compagnia.
Durante la giornata poi non mancano di venire a trovarci anche Andrea e Marta con i quali ci accordiamo di vederci anche nei giorni seguenti.
Io e Cristian, per questa sera, decidiamo di prenotare per il famosissimo Coco Bongo: purtroppo quello a Playa del Carmen, per cercare di risparmiare un po’. Prenotiamo direttamente in hotel, dove ti vendono una prevendita che comporta il non fare la fila davanti alla locale e l’open bar fino alle 3.30 del mattino. Ci danno anche un coupon per un free gift da ritirare direttamente la. Il costo è di 55 USD a persona.
Arriviamo in anticipo, per cui prima di metterci in fila facciamo un giro per Playa del Carmen. Quando ritorniamo sbrighiamo tutte le procedure che comporta l’entrata e poi via per questa meravigliosa notte!
Il Coco Bongo è un mix di spettacoli e discoteca, davvero bellissimo. Ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo visto tanti spettacoli davvero ben recitati: Matrix, Moulin Rouge, I Pirati dei Caraibi, Madonna, Robbie Williams, Austin Powers, The Mask, e tanti altri… Costa un po’ partecipare ma ne vale davvero la pena. E’ stato un divertimento unico e intenso, da provare assolutamente!
Rientro intorno alle 4 del mattino e via a nanne, non prima di aver letto un paio di capitoli del nostro libro!!!

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DOMENICA 09 AGOSTO – PASSEGGIATA NELLA SPIAGGIA DI PLAYACAR
Sveglia abbastanza tardi, i nostri amici (Ettore, Veronica, Andrea e Marta) sono andati ad Akumal, essendoci noi già stati decidiamo di rimanere in hotel per un giretto lungo il litorale di Playacar.
Facciamo un giro alle famose “piscine naturali” di cui tanto ci parlavano Andrea e Marta. Per arrivarci bisogna passare tutti i resort (direzione opposta a Playa del Carmen) e arrivare fino in fondo. Non c’era nessuno, il paesaggio era bellissimo e incontaminato e abbiamo fatto il bagno in questa specie di piscina tra gli scogli, dove si alternano correnti fredde e calde. Davvero una bella esperienza!
Ritorniamo poi in hotel dove re-incontriamo i nostri amici e ci accordiamo per un giro a Playa del Carmen in serata.

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LUNEDI’ 10 AGOSTO – PIRAMIDE E LAGUNA MUYIL
Oggi con Ettore e Veronica decidiamo di andare a vedere una piramide che nessuno conosce (davvero nessuno, nemmeno i messicani), per cui ci dirigiamo alla stazione degli autobus ADO (in taxi 50 pesos) e compriamo il biglietto. Sul biglietto troverete scritto Chunyaxe, non Muyil. Questa piramide si trova a circa 15 km da Tulum Pueblo, direzione Punta Allen.
L’autobus ci lascia proprio sotto il cartello Muyil, attraversiamo la strada e subito troviamo la direzione per la piramide. Qui c’è da fare una piccola premessa. Per l’entrata verso la laguna abbiamo speso 50 pesos a testa, poi in teoria se ne pagherebbero altri 40 pesos a testa per vedere il Castillo. Noi non lo sapevamo, per cui abbiamo pagato solo i 50 pesos e abbiamo visto tutti e due, controlli zero per cui non abbiamo avuto nessun problema.
Il Castillo è piccolo ma si può salire in cima, è carino per delle foto e per vedere qualcosa che gli altri turisti non vedono mai (grazie ad Alessandro per la dritta!).
Finito di vedere il Castillo prendiamo una strada sterrata che porta fino alla laguna. Li troverete dei barcaioli che vi vendono le escursioni in laguna ma noi ne abbiamo fatto a meno. Qualche foto al pontile e alla laguna, e foto dal mirador li vicino e via, sulla strada del ritorno.
Tra l’altro abbiamo scoperto che prendendo la strada, appena dopo il cartello Muyil, dove c’è la fermata dell’autobus sulla sinistra, si può tranquillamente arrivare alla laguna senza pagare nessuna entrata, e volendo poi prendere la traversa a metà sulla sinistra per andare al Castillo (nessuno controlla). Se avete la possibilità potete provare anche questa via.
Al barettino (chiamarlo bar è un parolone) vicino alla fermata compriamo una coca cola in bottiglietta a 10 pesos e aspettiamo il Collectivo. Scelta sbagliatissima, ferma a Tulum Pueblo e abbiamo dovuto pagare 30 pesos a testa per fare 10 km, pessima scelta, vanno a zone si vede.
Da li riprendiamo un collectivo per arrivare a Xpu-Ha, altri 30 pesos. L’entrata per la spiaggia di Xpu-Ha costa 25 pesos, ma la strada per arrivarci è lunga. Erano le 2 del pomeriggio, il sole picchiava da matti, per cui decidiamo di non proseguire, troppo lontano e troppo caldo.
Si ferma un taxi che ci offre il ritorno fino al Reef Playacar per 150 pesos in 4 persone. Ottimo direi (sarebbero stati altri 30 a testa con il collectivo e 50 per il taxi per cui ottimo così).
In serata io e Cristian torniamo a Playa del Carmen per gli ultimi acquisti. Salutiamo questa meravigliosa cittadina e ci prepariamo alla partenza.

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MARTEDI’ 10 AGOSTO – PARTENZA
Il giorno della partenza è ormai arrivato. Dobbiamo lasciare la stanza alle 12 per cui la mattina la passiamo tra la spiaggia e la piscina, torniamo in stanza per le 11 per gli ultimi preparativi, doccia e poi via a pranzo.
Ci vengono a prendere per portarci a Cancun alle 14.50, arriviamo al banco del check-in alle 16 e purtroppo questa volta ci tocca di pagare 50 euro per i kg in più che abbiamo in valigia. E’ una vergogna, in due settimane non possono pretendere che uno non si porti nulla da vestire e nemmeno un souvenir. Ma va beh, va bene così, anche questa volta.
Il volo è stranamente puntuale così partiamo alle 19.15 circa alla volta di Milano Malpensa. Arriviamo a destinazione alle 12.30, puntualissimi. Anche durante questo volo ci hanno servito una cena discreta e una colazione vergognosa, a solo un’ora dall’atteraggio.

L’esperienza è stata davvero tra le migliori mai passate. Siamo stati bene e abbiamo vissuto dei momenti davvero indimenticabili.
Il nostro hotel era davvero ottimo, cibo assolutamente buono, ristoranti ottimi, pulizie e servizio davvero ok. Siamo rimasti davvero contenti di tutto. Ci sono 2 piscine, di cui una con il bar: questa soprattutto si riempie di gente, per cui l’acqua diventa caldissima e c’è pieno di persone che beve e che si impadronisce degli sgabelli in acqua.
Abbiamo incontrato tante persone davvero belle, che ci hanno fatto passare dei bellissimi momenti: Omar, Alessandro, Edoardo, Chiara, Ettore, Veronica, Andrea e Marta. Speriamo di poter rivedere tutti al più presto!

CONSIGLI UTILI
- I taxi non usano il tachimetro, vanno a un tot a zona, di solito partono da 50 pesos, per cui tutto normale. Trattate se vedete che qualcosa non quadra.
- Trattate con tutti e per tutto, qui partono da prezzi altissimi per poi arrivare alla cifra giusta per un souvenir o qualsiasi altra cosa.
- Se vi ferma la polizia non fatevi prendere dal panico. Purtroppo le targhe delle auto a noleggio sono rosse, mentre quelle dei messicani sono verdi. Appena vedono che siete turisti vi fermano e vi chiedono la mazzetta. Il mio consiglio è di mettere da parte qualche soldo e far vedere che avete solo quelli (non vi possono perquisire), almeno limitate il danno. Noi il problema l’abbiamo riscontrato solo nei dintorni di Valladolid, per cui prestate particolare attenzione ai segnali e ai limiti (anche se loro vi possono fermare anche con una pessima scusa).
- Cercate di pagare tutto in pesos, la loro moneta locale. Scambiate i soldi in centro a Playa del Carmen, dove li comprate al prezzo migliore.
- Se dovete fare bancomat andate nelle banche (ce n’è una anche al Plaza Playacar), noi ci fidavamo poco di quelli sparsi lungo la 5° avenida.
- I collectivos sono il mezzo più conveniente e veloce per spostarsi come i messicani. Basta un attimo capire il meccanismo e siete a posto!

Spero di aver detto tutto, scusate per la lunghezza ma ho voluto mettere tutto quello che mi ricordavo. Come vedete anche con una vacanza All Inclusive se ne possono vedere di cose, noi non eravamo praticamente mai fermi e ci siamo divertiti un mondo.
Se avete domande non esitate a chiedere, sono a vostra completa disposizione!

Baci
Monica & Cristian

California Dreamin' - Agosto 2009

Un sogno. Anche quando siamo atterrati all'aeroporto di Lax, pensavamo di stare in un sogno. Non avremmo mai immaginato di fare davvero questo viaggio. Il nostro sogno.

Los Angeles è una meta nata per un po’ per caso se devo essere sincera. Abbiamo vagliato molte altre possibilità prima di questa scelta poi un pomeriggio, un po’ per gioco, io e il mio ragazzo siamo andati a vedere su Internet qualche offerta per gli States: Miami, Los Angeles, etc…
Con Expedia abbiamo trovato dei prezzi davvero vantaggiosi e abbiamo deciso di approfondire un po’ il discorso per vedere se si poteva effettivamente fare questo viaggio.
A questo punto ho una premessa da fare. Il nostro non è solito viaggio che tocca tutte le principali città, tutti i principali parchi, tutte le principali attrazioni della California. No, il nostro è un viaggio che tocca principalmente Los Angeles, la città degli angeli, con una puntatina a Las Vegas.

Abbiamo prenotato in Marzo, con Expedia appunto. Ecco la nostra prenotazione, magari è utile a qualcuno:
VOLO (US AIRWAYS sia per l'andata che per il ritorno)
-> Partenza da Milano MPX il 16/08/2009 alle ore 10:00 con arrivo a Philadelphia alle ore 13:10.
-> Partenza da Philadelphia alle ore 16:05 con arrivo a LAX alle ore 18:48.
-> RITORNO: Partenza da LAX alle ore 06:30. Arrivo a Philadelphia alle ore 14:39.
Partenza alle 15:50 con arrivo a Milano Malpensa alle ore 06:00 del giorno dopo
-> Hotel (www.customhotel.com) per 11 notti
-> Auto noleggiata con la Hertz per 12 giorni (Ford Focus)
Il tutto, prenotando con Expedia, a 1.240 Euro a testa.

16 AGOSTO 2009 - PRIMO GIORNO
Finalmente la tanta sospirata partenza è arrivata. Siamo arrivati con 3 ore di anticipo al banco del check-in e devo dire che abbiamo azzeccato giusto giusto l'apertura del banco.
Fatto check-in e imbarcato i bagagli ci accorgiamo che i biglietti della tratta Philadelphia-Los Angeles sono distanti. Pazienza, ci penseremo al momento opportuno.
Il volo trascorre tranquillo, l'aereo è in perfetto orario, le valige arrivano sia allo scalo che a destinazione. E meno male aggiungerei, eravamo un po' preoccupati per questo in effetti.
Circa alle 19 atterriamo a Lax e l'emozione è da subito indescrivibile. Ritiriamo le valige e andiamo ad aspettare la navetta che ci porti al banco della Hertz.
Arrivati la seguiamo tutta la trafila per avere l'auto, con il tipo che cercava di appiopparci un'altro modello, ovviamente più costoso. Ma non ci siamo fatti abbindolare, non volevamo spendere un'euro in più rispetto alla nostra prenotazione!
L'unica cosa è che abbiamo preso l'auto con il pieno, visto che era abbastanza tardino...
All'inizio eravamo un po' scoraggiati con l'uso del cambio automatico ma piano piano siamo riusciti ad abituarci.
Mi raccomando, dimenticatevi completamente del piede sinistro, dovete solo accelerare e frenare con il piede destro, per evitare di inchiodare imprudentemente in mezzo alla strada.

L'hotel da noi prenotato era a soli 3km dall'aeroporto, per cui montiamo il navigatore e via!
Sbrighiamo anche qui le solite trafile da prenotazione e andiamo in camera.
Meraviglia pura. Siamo rimasti davvero soddisfatti della nostra scelta. L'hotel è davvero moderno, la stanza enorme e il letto pure! Abbiamo prenotato il tutto anche con la colazione continentale che si è rivelata la scelta più azzeccata!
Mi raccomando, per chi dovesse alloggiare al Custom Hotel. Non lasciate assolutamente la macchina parcheggiata davanti a Ralph's. Ci hanno detto che di primissimo mattino o addirittura durante la notte portano via con il carro attrezzi tutte le auto che sono li, in pratica in divieto di sosta. Potete sostare solo e solamente per quelle poche (pochine) ore che stte al supermercato. O se proprio, se dovete appoggiare o prendere qualcosa dalla camera.
Noi abbiamo pagato per tutti i giorni il parcheggio all'Hotel. Un po' caro (20 USD al giorno) ma ne vale la pena. Avete l'auto al coperto e ve la portano tutte le volte che volete per quante volte al giorno volete. Insomma, una comodità!
La sera prendiamo un pacchetto di patatine da Ralph's e subito a letto, eravamo distrutti dal viaggio! Los Angeles dovrà aspettare l'indomani per una bella visita!

17 AGOSTO 2009 - LUNEDI

Al mattino ci svegliamo di buonissima ora (alle 5 eravamo svegli), facciamo chiamate a casa con Skype, facciamo colazione e poi via per l'inizio della nostra nuova avventura!
L'impatto iniziale è stato davvero forte. Strade immense, auto ovunque che ti sorpassano sia a destra che a sinistra, insomma un inferno autostradale.
Visto così ci siamo un po' demoralizzati ma abbiamo presto scoperto che beh, non eravamo in Italia. Il traffico, anche se intenso a qualsiasi ora del giorno e della notte, non ci ha mai fatto fermare in coda o in sosta, anzi, era tutto piuttosto scorrevole (anche se bisognava avere tipo 24 occhi a testa!).
La nostra prima tappa è Los Angeles Downtown!
Parcheggiamo la macchina alla Union Station (davvero bellissima in confronto alle nostre stazioni dei treni) e ci dirigiamo a piedi verso il cuore di Los Angeles, passando per El Pueblo, Angel's Flight e via in giù fino a Fashion District.
Orribile, a nostro avviso, ma da visitare perchè caratteristica tutta questa zona. Se dovessi mai tornare a LA in downtown non ci tornerei mai più, ma una volta nella vita è da vedere: decadente, puzzolente e piena di brutta gente agli angoli delle strade... Una vera pacchia!


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Union Station


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Angel's Flight


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One Way



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Vicolo Mooooolto raccomandabile

Finito il nostro giretto in Downtown decidiamo di prendere la macchina e fare un giro alla tanto desiderata Santa Monica!
Una favola. L'ho adorata sin dal primo momento in cui l'ho vista. E' piena di barboni, soprattutto sulla strada che costeggia la spiaggia, ma nessuno che ti infastidice.
Abbiamo fatto un giro sul molo, abbiamo fatto un giro sulla ruota panoramica ed è stato meraviglioso.
Assoporare questa vitalità ci ha fatto davvero bene, eravamo euforici e con tantissima voglia di andare e fare!
Dopo il molo ci siamo diretti verso la famosa Third Street Promenade, una strada piena di negozi famosi e strapiena di gente che fa shopping!
Abbiamo girato un po', fatto un po' di compere (Victoria's Secret non poteva mancare) e soddisfatti decidiamo di andare a visitare il Griffith Observatory, che in realtà, nell'itinerario, era previsto per il giorno dopo...

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Il molo visto dalla ruota panoramica


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Bubba Gump


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Io e Cris al Bubba Gump XD


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Immancabile. Apple store nella 3rd street Promenade!

Il Griffith Observatory è fantastico. Purtroppo il lunedì è chiuso per cui non abbiamo potuto visitarlo anche all'interno, ma solo l'esterno vale una visita. Si vede tutta LA, panorama mozzafiato e freschino davvero notevole!
Facciamo un giro e qualche foto e finalmente andiamo al punto famoso per vedere al meglio la scritta di Hollywood.
Non posso fare altro che dire spettacolare, un'emozione indescrivibile!
C'erano due ragazze quando siamo arrivati che non facevano altro che dire "i love Hollywooooood" come due ubriache! Evviva gli americani! Foto di rito (tipo un centinaio per centrare la scritta giusta tra le dita) e poi via in hotel, distrutti ma contentissimi della meravigliosa giornata!


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18 AGOSTO 2009 - MARTEDI
Ancora sveglia prestissimo, il fuso non ci abbandona purtroppo! Stamattina è tempo di Getty Museum! Ma prima facciamo un giro dentro all'Ucla, la famosissima università Los Angelina! Arriviamo al Getty una mezz'ora prima dell'apertura, quindi un ragazzo gentilissimo all'entrata ci consiglia un ottimo posticino dove fare una colazione e mangiare ottimi Muffin. In pratica ci dice di ritornare sulla strada che avevamo appena percorso e di fermarsi al 7 Eleven (pompe di benzina). Arrivati li troviamo un chioschetto tipo Starbucks. Abbiamo preso un mega thè e un mega caffè insieme a due muffin che non erano buoni, ma di più! Ottimi! Se riuscite fateci una capatina!
Ritorniamo al Getty e ci fanno entrare. L'entrata è completamente gratuita, si paga solo il parcheggio di 15 USD ad auto.
Rimaniamo proprio incantati. Il posto è meraviglioso, i quadri e le opere da vedere sono innumerevoli. Entriamo in una stanza dove ci sono "solo" Monet, Cezanne, Van Gogh, Manet, etc... da lasciarci gli occhi insieme a tutto il resto del corpo!
Oltre alla struttura molto moderna, anche i giardini esterni sono davvero belli e suggestivi. Un sacco di rose, fiori di ogni genere e un praticello curatissimo gli fa da contorno!
Ah dimenticavo, al Getty ci si arriva esclusivamente con il loro trenino navetta, per cui si parcheggia l'auto "a valle" e si sale fin sulla collina con la navetta, che passa mmmm tipo ogni 10 minuti!
Noi siamo andati di mattino presto, proprio all'apertura, e si è rivelato il momento migliore per visitare tutto al meglio. Pochissima gente in giro e tante emozioni!


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Finito il nostro giretto al Getty decidiamo di indirizzarci verso Hollywood! La strada è trafficatissima, ma davvero in una maniera incredibile! Ci mettiamo un po' ad arrivare e devo dire che è davvero un delirio di gente, di vestiti, di colori, di suoni e di odori!
Una marea di gente si riversa lungo tutta Hollywood Boulevard, migliaia di fans accaniti a fare foto con le stesse e davanti al Chinese Theatre. Anche qui un'emozione indescrivibile, queste cose le abbiamo sempre viste solo nei film o su Internet!
Giriamo un bel po' e facciamo un sacco di foto alle stelle e stelline sul pavimento! Ci aspettavamo più ressa su quella di Michael Jackson, ma è stato possibile anche fare una foto!
Abbiamo mangiato in uno dei locali più belli di tutta Los Angeles secondo me: Johnny Rockets. Dovete assolutamente andarci, molto anni 60, personale cordialissimo e hamburger ottimi! Assolutamente da provare! Sembra di essere in Happy Days! O Ritorno al Futuro! Volevo fare una foto al bancone ma il cameriere mi ha bloccato dicendomi "Ehy, voi DOVETE essere nella foto!". per cui abbiamo fatto la foto con lui, fantastica!


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Dopo il giretto ad Hollywood abbiamo pensato (male) di fare i Vipsssss e di dirigerci verso Beverly Hills, più precisamente Rodeo Drive. Non l'avessi mai fatto. Che depressione. Tutti quei bellissimi negozi senza la possibilità di comprare nulla. Anche perchè detto tra noi mi vergognavo un po'.
Ho sbirciato in qualche negozio e c'era pieno di strafighe tirate di tutto punto, io mi sentivo una barbona in jeans e t-shirt!
Però siamo entrati da Louis Vuitton visto che ci sembrava che ci entrassero cani e porci. Volevo solo uscire con la bustina e bon quindi ho chiesto i prezzi dei portachiavi. All'inizio ho capito male, ma quando ho visto che Cristian strabuzzava gli occhi mi è venuto un colpo. 350 USD un semplice e piccolissimo portachiavi. Roba da matti.
Decidiamo che forse è il caso di tornare alla realtà, per cui prendiamo la macchina e facciamo un giretto al 25. Century City, un centro commerciale sulla Santa Monica Boulevard. Davvero bello ed enorme, noi siamo andati perchè volevamo andare da Hollister e lo segnava solo li.
Mi sono permessa di entrare da Tiffany qui, tanto per sentire qualche prezzo. Esatto, solo a sentire!
Finito il giretto ci dirigiamo verso l'hotel, non prima di esserci fermati da Denny's a mangiare qualcosa!
E anche questo secondo giorno è andato, pieno di emozioni indescrivibili. Alla sera sul letto ci raccontiamo tutto quello che abbiamo fatto e le nostre sensazioni e ci brillano gli occhi! A nanne presto però, domani ci aspetta la levataccia per andare verso Las Vegas!


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Via Rodeo


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Sulla strada per il 25. Century City

 19 AGOSTO 2009 - MERCOLEDI
Sveglia prestissimo questa mattina, senza colazione ne niente. Chiamiamo un taxi che ci porta dritto dritto fino a Chinatown dove attendiamo l'autobus per il tour organizzato per Las Vegas. Quando abbiamo prenotato per Los Angeles, la nostra idea era di farci almeno un giorno a Las Vegas così abbiamo cominciato a guardarci intorno per vedere se c’era già qualche tour organizzato che magari toccasse anche il Grand Canyon. Detto fatto.
Tours 4 fun è esattamente quello che faceva per noi. Partenza in autobus da LA il mercoledì mattina verso Las Vegas. Due notti allo Stratosphere, Grand Canyon, Hoover Dam (la diga dei Transformers!) più riorno verso LA con fermata alla Chocolate Factory e Cactus Garden e all’outlet di Barstow alla modica cifra di 133 USD (al cambio 97 Euro!!!!)!!!!!.
Arrivano un sacco di pullman diversi a Chinatown, per tante destinazioni diverse. E la maggior parte dei partecipanti è cinese.
Finalmente arriva il nostro autobus per cui saliamo e la guida (ovviamente cinese) ci sveglia subito con uno scherzetto "And now we are going to San Francisco!". Doccia fredda, prima che lui si mettesse a ridere e a dirci che stava scherzando! Beh dai poteva andarci peggio!
Il viaggio è stato davvero lungo ma credetemi, la guida non si è fermata un secondo, continuava a parlare. Prima ci spiegava in inglese, poi in cinese poi in mandarino mi pare. Ha parlato per tutto il viaggio, al microfono, avevo la testa che mi scoppiava.
Per il pranzo ci siamo fermati proprio vicino a Las Vegas in un buffet orientale, 10 dollari e potevi mangiare e bere quanto volevi. Dopo la sosta via diretti verso il nostro hotel. Spettacolare! Lo Stratosphere è davvero bellissimo! Sbrigate tutte le questioni burocratiche saliamo in camera per una doccia perch dopo un paio d'ore c'era il ritrovo per il tuor serale a Las Vegas!
Riprendiamo il pullman, la guida ci spiega che toccheremo tutte le principali attrazioni dei vari Casino. Partiamo dal Venetian, il Palazzo, andando al Bellagio per lo spettacolo delle fontane, poi Treasure Island per poi concludere in Downtown, dove c'è il più vecchio Casino di Las Vegas, per lo spettacolo sul soffitto.
Esausti ma completamente appagati torniamo in hotel, domani mattina altra levataccia per il Grand Canyon!

20 AGOSTO 2009 - GIOVEDI
Lo spettacolo dell'alba sul deserto è un'emozione indescrivibile. Il caldo torrido che caratterizza Las Vegas e il Nevada non ti abbandona mai, che sia notte fonda o mattina presto. Per andare al Gran Canyon passiamo sopra la Hoover Dam, con fermata per le foto di rito. Imponente e meravigliosa costruzione, bellissimi soprattutto gli orologi che segnano gli orari del Nevada e dell'Arizona!
Dopo qualche ora di viaggio eccoci arrivati finalmente all'entrata del Grand Canyon West, la riserva degli indiani Hualapi.
Qui facciamo i biglietti e attendiamo un nuovo pullman che ci porta su fino ai vari "point".


Arrivati al primo point (Eagle Point) rimaniamo senza parole. Paesaggio Imponente e meraviglioso. Facciamo un sacco di foto, sudiamo come i disperati e siamo contenti come dei bambini. Qui troviamo anche lo Skywalk, decidiamo però di non provarlo in quanto non si possono fare foto e devi passare molto velocemente su questo ponticello sospeso nel vuoto.
Passiamo gli altri due point, sempre con la macchina fotografica alla mano. Vedere il Colorado da lassù è stata un'emozione indescrivibile, sembrava un rigagnolo, non avevamo davvero parole.
Dopo un pranzetto veloce (hot dog e bibita) decidiamo di ritornare alla base, troppo caldo.
Quando tutto il gruppo ormai si è riformato partiamo per ritornare in Hotel. In pullman abbiamo guardato un film a tema Las Vegas, davvero bello!

La sera io e il mio ragazzo la dedichiamo ad una visita personale della Strip di Las Vegas.
Usciamo dallo Stratosphere alle 19.30 di sera, un caldo insopportabile ci avvolge. Decidiamo di prendere un taxi fino al Bellagio, ci sembrava improponibile camminare sotto quel sole cocente.
Il Bellagio lo lasciamo alla serata, cominciamo a girare e ad entrare in quasi tutti gli hotel/casino che incontriamo, senza tralasciare il Coca Cola Store e M'Ms Store! Arriviamo fino al New York New York e decidiamo di ripercorrerla al contrario, dall'altra parte della strada.
Ad ogni angolo, ma proprio in ognuno, c'è pieno di gente che ti allunga i biblietti delle stripper o dei locali notturni della zona. Uno squallore.
Arriviamo ancora al Bellagio, dove ci gustiamo lo spettacolo delle fontane proprio al centro. La sorpresa più bella è stata senza dubbio vedere lo spettacolo con la nostro canzone, Your Song di Elton John. Momento indimenticabile e davvero emozionante.
Torniamo poi verso lo Stratosphere, a piedi. Lontanissimo, non arrivavamo veramente mai!
Stanchi ma contentissimi andiamo a letto, domani ritorno verso Los Angeles!
21 AGOSTO 2009 - VENERDI
Il giorno della partenza. Dopo una colazione da Starbucks (direttamente dentro lo Stratosphere) saliamo sul pullman per un ultimo giro sulla strip. Poi pranzo sempre al solito Buffet orientale, pieno ovviamente di orientali.
Sulla strada del ritorno fermiamo alla Chocolate Factory Ethel's e al Cactus Garden. Ovviamente non manco di prendere della cioccolata, che ti fornisco in una comoda busta con tanto di ghiaccio per il trasporto (arrivata in Hotel l'ho poi messa nel frigorifero e quando sono tornata in Italia era ancora intatta, nemmeno un po' sciolta!).
Dopo ore di pullman ci fermiamo al mega Outlet di Barstow. I prezzi sono davvero accessibili, nulla in confronto a qui. Le più grandi marche a dei prezzi fantastici!
In ogni caso vi consiglio assolutamente di andare a Camarillo (strada per Santa Barbara) per i vostri acquisti, si fa spesa ancora meglio!

Stanchi e pieni di sacchetti ritorniamo in Hotel, il tempo di una doccia poi usciamo per una cena veloce da Denny's, proprio vicino al Custom. Si mangia bene e si spende il giusto, il locale è proprio tipico americano! Davvero carino!

 22 AGOSTO 2009 - SABATO
Prendiamo la macchina di buon mattino, il tempo non è dei migliori, ci sono dei grossi nuvoloni grigi su tutto il cielo Los Angelino!
Oggi è previsto il tour della costa fino a Santa Barbara, passando per Malibù per poi andare, mezza giornata, all'Outlet a Camarillo.
Malibù è davvero carina, le case sulla spiaggia sono davvero suggestive e da film. Ci fermiamo in una piccola spiaggetta dove due cani si rincorrono e proviamo proprio una bellissima sensazione.
Costeggiamo l'oceano in macchina, davvero meraviglioso, si aprono davanti a noi dei paesaggi spettacolari. Vediamo un sacco di macchine lungo una strada così decidiamo di fermarci. C'era pieno di surfisti in cerca dell'onda giusta, per cui rimaniamo un po' a guardarli, estasiati.
Il fermarci a godere di una tipica vista Californiana ci ha stangato, arrivati alla macchina troviamo una bella multa della polizia forestale di Sant'Ana (!!!!) per divieto di sosta (da notare, c'erano milioni di macchine parcheggiate li). Incazzati cerchiamo subito un ufficio postale per pagarla, lo troviamo e buttiamo via così 68 Dollari. Che rabbia.

Ci dirigiamo verso Camarillo, immenso Outlet sulla strada per Santa Barbara. Dovevamo fermarci solo mezza giornata ma vuoi la frenesia di comprare tante cose a poco prezzo, vuoi il voler girare tutti i negozi, alla fine siamo rimasti li fino a sera, per cui niente Santa Barbara (e ce l'avevano pure detto!).
Ritorno in hotel con doccia e cena in un ristorantino a buffet a una decina di Km dal Custom. Carino ed economico!

23 AGOSTO 2009 - DOMENICA
Domenica decidiamo di fare un bel giro lungo tutta la ciclabile della spiaggia di Santa Monica. Noleggiamo un tandem (una figata assurda) e partiamo allegri per questa mini avventura!
Con noi ci sono persone in bicicletta, a piedi, in rollerblade, e nei giardinetti gente che legge o che fa un piccolo picnic.
Arriviamo fino a Venice Beach dove vediamo i mitici luoghi dove è stato girato Baywatch. Ovviamente non possono mancare le foto vicine alle auto gialle da spiaggia e un giro sul Venice pier.
Dopo il tour in spiaggia ci spostiamo nel centro di Venice: dei deliziosi fiumiciattoli dividono il paese in sponde, tante piccole casettine fanno da cornire, davvero incantevole! Decidiamo di entrare nel vivo della "camminata" a Venice, tra negozietti e giochi di strada.
La zona è davvero interessante e strana, tantissimi "freak" la fanno da padrone e i negozi più strani si possono trovare proprio qui! Questa via è pedonale per cui scendiamo dalla bici (o meglio Cristian scende, io rimango seduta e lui mi traina così) e passeggiamo insieme ad altre mille persone.
Torniamo indietro per la stessa ciclabile e fermiamo poi sotto al molo di Santa Monica dove c'è un piccolo cimitero commemorativo per i caduti in Iraq. Un giro è d'obbligo e certe immagini sono proprio strazianti. Leggiamo che se dovessero mettere una croce per tutti gli americani caduti in Iraq non basterebbe tutta la spiaggia. Agghiacciante.
Finiamo il giro andando ancora più su dove il paesaggio si fa via via meno "cittadino".
Rimaniamo a zonzo per tutto il pomeriggio, poi si torna in hotel, doccia veloce e via per la seratina nelle viuzze sempre di Santa Monica, per una cena veloce e un po' di shopping.
Ripeto, ho adorato Santa Monica fin dalla prima volta in cui l'ho vista. Ma in questa giornata l'ho proprio vissuta e adorata particolarmente. Davvero magnifica.

24 AGOSTO 2009 - LUNEDI
Finalmente il giorno fatidico: UNIVERSAL STUDIOS!
Non ho parole per quanto è maestoso e bellissimo. Altro che Gardaland! La maggior parte sono spettacolo il 4 o 3D e subito amo questo posto!
Il giro negli studios è assolutamente da fare, ci sono tante sorprese lungo il tragitto, ma non vi dico nulla per non rovinarvi la sorpresa.
Siamo riusciti a fare tutte le attrazioni, qualcuna anche più volte!
Jurassic Park è memorabile, The Mummy è da brividi!
Ripeto, non ho intenzione di dirvi più di tanto per non rovinarvi le sorprese, è tutto da scoprire!
Tutti gli spettacoli sono davvero speciali e bellissimi, imperdibile quello sugli Special-Effect!
E' pieno di ristorantini o fast food dove poter mangiare, noi abbiamo scelto il chioschetto dei Flinstones!
Tutto questo vale assolutamente il costo del biglietto d'entrata (60 USD circa, trovate qualche riduzione anche in hotel solitamente), le file non esistono, si riescono a fare tutte le attrazioni anche più volte senza problemi.
Quando uscite potete fare una passeggiatina e vedere gli spettacoli al City Walk. Noi ci siamo fermati per una cena veloce e poi via fino in hotel per riposarci dalla bellissima ma spossante giornata.
Assolutamente consigliata, non perdetevela, non vi deluderà!

25 AGOSTO 2009 - MARTEDI
In teoria oggi sarebbe stata la giornata per una visita veloce a San Diego ma eravamo troppo stanchi per guidare fino a la per cui ci siamo fermati prima.
Abbiamo fatto un bel tour della costa, passando per Long Beach a fotografare la Queen Mary, andando verso Huntington beach e infine Newport beach, resa famosa dal telefilm OC!
Decidiamo di fermarci proprio a Newport per un giro sul Pier, un giro interno alla cittadina, al porto e per mangiare qualcosa.
Newport è davvero carina, il mare fa delle onde davvero impressionanti in questo tratto di costa. Non a caso lo sport che va per la maggiore è proprio il surf.
Praticamente tutti fanno il bagno con la muta o con maglietta e pantaloncini, la temperatura non è molto alta!
Tantissime persone pescano proprio sul pier ed è bello osservare queste famiglie felici che cercano di tirar su qualcosa!
C'è una piccola ruota panoramica vicino al porto, carina ma un po' triste per cui decidiamo di passare oltre.
La giornata passa davvero troppo velocemente, per cui riprendiamo la nostra mitica auto e torniamo alla base. Domani ultimo giorno purtroppo!

26 AGOSTO 2009 - MARTEDI
Ultimo giorno purtroppo, per cui di buon mattino cominciamo a preparare le valige e come ultima tappa decidiamo di andare agli Huntington Library e Gardens! Una scelta azzeccatissima!
Questo enorme parco è caratterizzato da un'infinità di giardini diversi da esplorare, come il giardino cinese, giapponese, australiano, la tipica flora del deserto, della giungla, il giardino delle camelie, delle rose, etc...
Davvero suggestivo e bellissimo per chi ama la flora, i fiori e stare all'aria aperta.
Finita la visita ai giardini passiamo a quella della Library, dove è custodita anche la famosissima Bibbia di Gutenberg, datata 1455, una vera chicca.
Quando torniamo decidiamo di andare a fotografare la casa di Doc. Brown in Back to the Future, davvero suggestiva!

Purtroppo arriva il momento di preparare tutto per la nostra partenza. Abbiamo il volo a tarda notte, per cui paghiamo il parcheggio, consegnamo l'auto alla Hertz (nessun problema) e ci accomodiamo davanti al check-in del nostro volo purtroppo per tornare in Italia.
Il volo è puntuale e piacevole, nessun problema di turbolenze.
Il nostro viaggio è finito ma la California e il Nevada ci sono rimasti nel cuore, l'America è davvero un paese splendido e sono sicura che avremo modo di visitarlo in lungo e in largo per assaporarne i vari luoghi!

Un abbraccio
Monica & Cristian