domenica 26 settembre 2010

Un Tuffo nel "Passato" - Capodanno a Budapest 2007-2008

Capodanno a Budapest - Diario di Viaggio
29 Dicembre 2007 - 02 Gennaio 2008

Ed ecco il pullman. Al casello autostradale ci attendeva il nostro mezzo per Budapest. Viaggio in strada e soggiorno in hotel, 3 notti, giusto per godere degli ultimi tramonti dell’anno da una delle più belle città d’Europa. Dopo mezza giornata sul sedile, e un viaggio lunghissimo, arriviamo all’Hotel Ventura, nella periferia di Budapest. Posizionato su un lungo e largo viale con palazzoni vecchio stile sovietico ai lati, perlopiù fatiscenti, intervallati da qualche negozietto più recente. Carino l’hotel.
E anche le stanze non sono male. Inoltre è ben collegato col centro città tramite bus e metro. La prima cosa che si avverte quando si va a Budapest per l’ultimo dell’anno è il freddo! L’aria fredda gelata ci ha accompagnato per tutta la nostra permanenza in città, e in certi casi non è stato simpatico… Come quando, giunti dopo una lunga camminata a Buda (la città vecchia), abbiamo salito le scale che si trovano proprio all’estremità del ponte dei leoni (verso Buda).
La collina era totalmente innevata, e continuava a nevicare! L’erba, gli alberi, le statue, erano pieni di neve, e avevano un fascino del tutto unico, che prontamente abbiamo immortalato.
Un silenzio e una pace dentro un freddo pungente lungo tutto il percorso.
Poi, giunti in cima, abbiamo visitato un museo della guerra ricavato in un vero bunker utilizzato nella seconda guerra mondiale. Suggestivo il posto, e ancor di più la visuale della città dall’alto della collina! Poco più in là, il castello di Buda.
Un vero prodigio dell’architettura. Meraviglioso anche perché ci siamo andati il giorno successivo in serata, e le luci del castello sulla neve davano un effetto vagamente fiabesco.
Quindi, una volta scesi da Buda, un bel giro in centro a Pest (la città nuova), con le bancarelle che già iniziavano ad affollare la Vaci Utca (la via principale) e la piazza alla fine della via, vendendo ogni sorta di oggetto che facesse rumore e luce.
E mentre il freddo continuava ad attanagliare l’intera città, noi con la sciarpa in bocca e la cuffia in testa, ci siamo conquistati la città a suon di passi, gironzolando per le strade ed entrando un po’ qui e un po’ là. Il tempo è proprio volato in quei giorni, forse anche per colpa di un liquore alla ciliegia (buonissimo! “Cherry”) che ha causato il nostro vuoto spazio-temporale...
Infatti, senza accorgercene siamo arrivati alla notte delle notti del 2007. Tante feste in diverse piazze e lungo le strade, l’offerta proprio non manca! Ma avevamo sentito in particolare di una festa di fianco alla stazione centrale. Quindi, armati di trombazze e alcol, si va alla festa, che altro non è che un rave organizzato bene (con palco, luci, ecc.) su un lato della stazione principale di Budapest.
Il problema è che se ti viene fame, non puoi andare da nessuna parte perché e tutto chiuso, compresi i Mc’s! Fortunatamente un kebabbaro era aperto (l’unica vetrina illuminata in tutta la città dopo la mezzanotte), e l’assalto della ciurma ungherese affamata non si è fatto attendere, e noi con loro. Stanchi, ubriachi, deliranti, ma con la pancia piena, eravamo di ritorno. Il giorno successivo appena svegli, quindi per cena, abbiamo optato per un menù ungherese in un ristorante che conoscevo già da un viaggio fatto a Budapest in precedenza.
E’ nei dintorni del teatro, e porta il nome del proprietario ungherese. Davvero un bel posto e soprattutto cucina buonissima (Vi consiglio assolutamente il pollo con le pesche, da leccarsi i baffi!) ed economica. Infatti praticamente tutto a Budapest è accessibile in materia di prezzi.
Sconsiglio assolutamente il ristorante “la Porta di Taormina” sulla Vaci utca, proprio all’inizio. Provato, e oltre ad aspettare un’ora e mezza seduti al tavolo sperando invano che i piatti che il cameriere aveva in mano fossero i nostri, una volta che è toccato a noi, i tentativi culinari degli italo-ungheresi erano molto lontani da ciò che ci aspettavamo (e avevamo ordinato solo 2 pizze…).
Sconsiglio pure il vin brulé in piazza, che te lo tirano dietro. Ha un sapore osceno. Ciò che consiglio inoltre è un bel lounge-bar, nella prima laterale della via opposta alla Vaci Utca, se si cerca un ambiente raffinato, con zona bar e zona disco, e una torta al cioccolato da volare via!
Budapest è una città che va assolutamente visitata almeno una volta nella vita, qualsiasi sia il periodo. La bellezza della città (sia Buda che Pest), le tante attrazioni, la vista della città dall’alto di Buda, sono tutte cose che una volta viste, rimangono dentro a lungo, come i più bei sogni.  

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